Radiografie e scansioni digitali diventano pennelli e colori; la tela di fa essa stessa radiografia, stampa che l'artista-macchina compie attraverso il linguaggio tecnologico, la materia cromatica e la sua fisicità.
Naturale ed artificiale lottano procudendo corpi ridotti a sezioni, numeri, ricomposti nell'illusione di una ri-creazione che ottiene solo aborti e figure incomplete. La realtà ridotta a codice, schema, calcolo viene riassemblata per mostrare la sua lontananza dalla percezione umana della realtà.
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